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Coppia gay aggredita con calci e pugni davanti alla metro: “Poi ci hanno minacciato con un coltello”

Coppia gay aggredita a poche ore dalla cerimonia di unione civile: “Hanno visto i vestiti da sposi e hanno insinuato fossimo gay, ci hanno picchiato. Poi uno di loro ha estratto un coltello”.
A cura di Beatrice Tominic
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Picchiati con calci e pugni perché gay. È quanto avvenuto ad una coppia di giovani il giorno delle celebrazioni della loro unione civile, alla stazione della metropolitana di Roma Piramide.

"È successo dopo i festeggiamenti della nostra unione civile in Campidoglio – raccontano Valentino ed Alex – Eravamo ancora in abiti da sposi e attendevamo l'apertura della metro Piramide a Roma per tornare a casa. Poi si sono avvicinati due giovani".

Il racconto di Valentino ed Alex: cosa è successo

I due giovani, dopo l'accaduto, si sono rivolti a Gay Help Line 800 713 713 chiedendo aiuto.  "All'esterno della stazione della metropolitana di Piramide, due giovani si sono avvicinati e hanno iniziato a farci domande riguardo al nostro rapporto ed ai nostri abiti da sposi, insinuando che potessimo essere una coppia gay – hanno spiegato – Poi hanno iniziato ad offenderci con insulti omofobi e hanno sferrato pugni sul viso di Alex, facendolo cadere a terra".

L'aggressione davanti alla metropolitana

La situazione si è fatta sempre più grave: "Hanno continuato a colpirci con calci e pugni. Poi uno dei due ha estratto un coltello con una lama lunga circa 10 centimetri, impedendoci ogni reazione difensiva se non quella di fuggire appena è stato possibile – ha spiegato ancora – Dopo siamo andati al pronto soccorso ed abbiamo contattato il servizio Gay Help Line 800 713 713. Con il loro supporto abbiamo sporto denuncia presso la Squadra Mobile di Roma".

Poi hanno scelto di rendere pubblico ciò che era successo: "Lo facciamo sia per dare un segnale sull'importanza di denunciare, sia per cercare di trovare qualche testimone, qualcuno che abbia visto gli aggressori e che possa segnalarli alle forze dell'ordine".

La coppia aggredita in visita al Campidoglio con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri; la guida dell'ufficio Lgbt+ Marilena Grassadonia e la presidente del Municipio I Lorenza Bonaccorsi.
La coppia aggredita in visita al Campidoglio con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri; la guida dell'ufficio Lgbt+ Marilena Grassadonia e la presidente del Municipio I Lorenza Bonaccorsi.

Come stanno Valentino ed Alex dopo l'aggressione

Una volta raggiunto il pronto soccorso, i due sono stati visitati e curati. Accertate e refertate le lesioni al viso di Alex. "Da quando siamo stati aggrediti abbiamo timore ad uscire, ma stiamo cercando di vincere questa paura: vogliamo dare forza a chi come noi è stato vittima di aggressione", hanno aggiunto Valentino e Alex a cui, nel frattempo, è stato offerto un supporto psicologico per aiutare le vittime a superare il trauma subito. Nel frattempo sono scattate le indagini e la Squadra Mobile di Roma, è al lavoro per rintracciare gli aggressori.

L'incontro istituzionale in Campidoglio

Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro istituzionale con il servizio di Gay Help Line, rappresentato dalle associazioni Gay Center, Arcigay Roma, Differenza Lesbica e Azione Trans. I due ragazzi sono stati ricevuti dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri; Marilena Grassadonia, la guida dell'ufficio lgbt+ della capitale e da Lorenza Bonaccorsi Presidente dal Municipio I di Roma. Sia agli operatori di Gay Help Line 800 713 713 che nell'incontro istituzionale hanno raccontato l'accaduto.

"Questo episodio si aggiunge a numerosi altri casi di violenza omotransfobica, come quelli verificatisi durante il Capodanno – ha spiegato Alessandra Rossi, coordinatrice di Gay Help Line – Ogni anno riceviamo 20mila contatti che evidenziano la drammatica realtà dei crimini d'odio e delle discriminazioni contro le persone LGBTQ+. Nella maggior parte dei casi le richieste restano nell'anonimato. Questa è la costante minaccia cui quotidianamente sono esposte le comunità marginalizzate e sottolineano l'urgenza di interventi concreti da parte delle istituzioni. Come Gay Help Line lanciamo un appello per aiutare le forze dell’ordine ad identificare i due aggressori".

Successivamente ha preso la parola anche Lorenza Bonaccorsi, Presidente dal Municipio I di Roma: "Abbiamo espresso il nostro pieno sostegno alla coppia ed abbiamo offerto supporto psicologico tramite lo sportello PUA LGBT+ del municipio I gestito da Gay Help Line – ha sottolineato – Come Municipio I siamo in prima linea contro ogni discriminazione, ed in particolare a sostegno della comunità LGBT+ abbiamo anche aperto anche il CoHousing Refuge LGBT+, dedicato alle persone della comunità vittime di maltrattamenti familiari o migranti, per sostenerli in un percorso di autonomia".

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